AVVISTAMENTI (NON) È UN FESTIVAL – XVI EDIZIONE
Progetto finanziato nell’ambito del Bando Triennale per lo Spettacolo dal Vivo e le Residenze Artistiche della Regione PugliaDirezione artistica e organizzativa Daniela Di Niso, Antonio Musci
Entropia
ciò che vedo mentre suono
performance
di Giuliano Di Cesare
con
Michele Sambin
Luca Vincenzo Lorusso
29 luglio 2018, ore 21
Chiostro Santa Croce (Biblioteca Comunale)
Via Giulio Frisari, Bisceglie
mostra
di Giuliano Di Cesare
8 dicembre 2018, ore 20
Laboratorio Urbano Palazzo Tupputi
Via Cardinale Dell’Olio, Bisceglie
Ingresso libero
info: 340 2215793 – 340 6131760 – info@avvistamenti.it
www.avvistamenti.it / www.palazzotupputi.it
Domenica 29 luglio 2018 alle ore 21.00, nell’ambito della sedicesima edizione di Avvistamenti (non) è un Festival, organizzata dal Cineclub Canudo con la direzione artistica di Antonio Musci e Daniela Di Niso e realizzata con il sostegno dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, la collaborazione di Apulia Film Commission e il patrocinio del Comune di Bisceglie, si svolgerà la performance-concerto, intitolata “Entropia: ciò che vedo mentre suono”, del musicista Giuliano Di Cesare.
Si diploma in tromba presso il Conservatorio N. Piccinni di Monopoli, dove nel 1994 ha studiato musica jazz con il maestro Gianni Lenoci. Nel contempo si appassiona al mondo della musicoterapia seguendo numerosi Workshop. Polistrumentista, suona tromba, didjeridoo e flauto traverso. Ideatore e costruttore di strumenti musicali come la tromba Emotion, in grado di dipingere tele dalle mille sfumature cromatiche mentre suona. Modifica e adatta strumenti musicali per diversamente abili.
La performance vedrà la collaborazione del percussionista Luca Vincenzo Lorusso, che ha già preso parte con Entropia al Festival Anima Mea di Gioacchino De Padova, nel Gennaio 2018 e che sarà presente al Talos Festival di Pino e Livio Minafra il 4 settembre prossimo. La vera sorpresa di questo evento unico sarà la pittura digitale di Michele Sambin un maestro dell’arte della performance a tutto tondo, un pioniere visionario che da oltre quarant’anni porta avanti il suo dialogo con e tra le arti. Musica, teatro, disegno, pittura, cinema, video, uso creativo della luce sono esplorati da Sambin soprattutto nel loro essere “dal vivo”, nell’unicità della dimensione del tempo reale, indagato in modi del tutto originali nella dialettica che esso instaura con i mezzi di riproducibilità tecnica, in un dialogo fra tempo che fugge e tempo che consuma, volatilità dell’evento e sua fissazione su un supporto, corpo che agisce e corpo rappresentato, strumenti classici ed elettronica. Sambin fa tutto questo a partire dagli anni sessanta e continua a farlo – in varie forme.
Entropia si basa su due principi fondamentali: l’uso di suoni e musica non idiomatica, che diventa composizione estemporanea, e la fusione di forma e contenuti, musicali e pittorici, in un mix creativo che disorienta l’ascoltatore proponendogli, quale unico appiglio, il vagare ritmico nell’inconscio, alla ricerca dei propri “suoni essenziali”. Questi i concetti base che condurranno chi ascolta – e vede! – alla scoperta di percorsi sonori ancestrali e inattesi. L’artista, infatti, snoda la sua ricerca sul crinale ricco e sorprendente della free improvisation, dove un luogo particolare e un momento irripetibile costituiscono l’opera, che appare improvvisa nella fusione tra suono e colore, manifestandosi nell’atto creativo in cui l’attimo sonoro si materializza con la sua impronta cromatica, emozionale. L’esposizione finale dell’opera sarà al contempo “il viaggio e la meta” prova tangibile della fusione possibile tra “suoni e colori”.
CS – Entropia
mostra Entropia
Fot di Fonte Silvia Meo
Foto Cineclub Canudo
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