Avvistamenti 2002

2002GERRY SCHUM

cineclubcanudo

presenta

Avvistamenti

Vigiliae video

 

27 – 29 dicembre 2002

Chiesa Santa Margherita, Bisceglie

Con il contributo di
Comune di Bisceglie
Unione Italiana Circoli del Cinema

Ideazione e direzione artistica
Daniela Di Niso, Antonio Musci

A cura di
Valentina Valentini

Direzione tecnica
Antonio Trimani

Video ergo sum

Vigiliae, letteralmente “sentinella”, “vedetta”, è l’antico nome di Bisceglie, il cui significato si riferisce alla sua originaria vocazione all’avvistamento, data la strategica collocazione sul mare. Avvistamenti è appunto il suggestivo titolo proposto dal Cineclub Canudo per questa prima edizione di una manifestazione, che ci auguriamo possa divenire un appuntamento annuale, che fa tesoro di questa storica vocazione della città e che si propone di intercettare e verificare poetiche, procedimenti, valori estetici e vitalità della ricerca espressiva legata al video d’autore. “Vedo dunque sono” potrebbe essere la formula che meglio descrive la condizione dell’uomo contemporaneo, per il quale il vedere è tout court una garanzia di verità, di autocertificazione e quindi di esistenza. L’importanza di questa rassegna sta proprio nel ripensamento critico del vedere, che mostra e dissimula al contempo e perciò fa propria l’implicazione reciproca di verità e non verità, di essere e nulla, quale cifra enigmatica di ogni manifestazione del mondo contemporaneo, di cui ci invita ad accogliere coraggiosamente la sfida della complessità.

Cineclub Canudo
Tel. 340.6131760 – 340. 2215793
E-mail: info@cineclubcanudo.it
www.cineclubcanudo.it

 

PROGRAMMA PROIEZIONI

 

27 dicembre

Bill Viola
Chott el-Djerid ( A Portrait in Light and Heat), 1979, col., son., 28 min.
E’ il nome di un vasto lago salato nel versante tunisino del deserto del Sahara, dove si producono miraggi con il calore del sole che deforma i raggi di luce al punto che si vedono cose che non esistono. Immagini di miraggi nel deserto sono montate con immagini di praterie innevate dell’Illinois: allucinazioni del paesaggio e del soggetto che l’osserva si confondono.

The Reflecting Pool, 1977-79, col., son., 7 min.
Uno stagno nel bosco. Una serie di eventi percepibili unicamente attraverso le riflessioni nell’acqua. L’individuo emerge nel mondo della natura in un rito di battesimo.

Ancient of Days, 1979-81, col., son., 12 min.
Mortalità, decadimento, disgregazione: le sequenze di immagini sono apparizioni fugaci nei gesti essenziali della natura che, come i pensieri, sono destinati a dissolversi e a disgregarsi nell’oscurità e nell’oblio.

Ciprì e Maresco
Programma a sorpresa , B/N, son., 60 min.
La compilazione che i due autori palermitani propongono per questa rassegna attinge al loro repertorio, composito e affascinante: il cinema, la musica jazz, la satira, la parodia dei generi televisivi, il mondo in bianco e nero dei loro personaggi “mostruosi” resi famosi da “Fuori Orario” e “Avanzi”.

Paul Garrin
Home (less) Is Where the Revolution Is, 1990,col., son., 4 min.
Il video si apre con immagini di edifici in fiamme e gente senza casa, costretta a vivere per le strade e nei parchi di New York, che affronta la polizia. Si tratta di un collage di scene girate in Super 8 nelle strade del Lower East Side di New York e composte utilizzando il Quantel Henry (sistema di montaggio non lineare).

28 dicembre

Gerry Schum
Land Art, 1969, B/N, son., 35 min.
La Mostra televisiva Land Art comprende i lavori degli artisti Marinus Boezem, Walter De Maria, Jan Dibbets, Barry Flanagan, Richard Long, Dennis Oppenheim, Robert Smithson e Michel Heizer. Sono stati girati in pellicola e trasferiti in video; b/n. Il programma è stato trasmesso da Sender Freies Berlin (SFB), Berlino, il 15 aprile 1969, alle ore 22.40.

Nam June Paik
Analogue Assemblage, col., 3 min.
Un remix visivo di uno dei primi esperimenti di Paik con il sintetizzatore video Paik-Abe, in cui le immagini si trasformano in un ipnotico turbinio di colori, utilizzando la tecnologia attuale per creare un montaggio multistrato che fa riferimento sia al vecchio che al nuovo. L’inquietante partitura elettronica del 1969 fluttua sull’elaborazione spettrale delle immagini; il risultato è un inno al futuro all’insegna della riconquistata leggerezza dello sguardo di Paik. Nam June Paik è il pioniere della videoarte per eccellenza. Montato da Seth Price e Stephen Vitiello per Media_City, Seoul.

Tiger Lives, USA 1999, col.,son., 45 min.
L’opera più recente del fondatore dell’arte video in cui ricapitola in una struttura spazio-temporale non lineare i momenti salienti della sua biografia artistica: un viaggio nel mondo di Nam June Paik, attraverso le sue creazioni, che rappresentano significativamente l’avanguardia internazionale della seconda metà del Novecento.

Tracey Moffat
Heaven, Australia, 1997, col., son., 28 min.
Questo video divertente capovolge la tradizionale rappresentazione del desiderio per esaminare il potere dello sguardo femminile nel rendere oggetto il corpo maschile. Un’analisi potente e ironica sul potere e sulla sottile linea che separa l’ammirazione dall’invadenza.

29 dicembre

Zbigniew Rybczynski
I can’t Stop, 1982, col., son., 10 min.
Zbigniew (Zbig) Rybczynski è riconosciuto come uno degli autori di cinema e video più innovatori degli anni ’80. A partire dai suoi primi cortometraggi, realizzati in Polonia, suo paese di origine, fino alle più recenti produzioni televisive ad alta definizione ed ai video clip musicali, i lavori di Zbig hanno contribuito sicuramente a creare un nuovo vocabolario nell’ambito della produzione audiovisuale.

Gary Hill
Incidence of Catasthrophe, 1987-88, col., stereo, 43,51 min.
Ispirato al racconto di Maurice Blanchot, Thomas the Obscure, e dall’osservazione del figlio che apprende il linguaggio verbale, questo video dipinge la reciprocità fra atto di lettura e sogno, una discesa nel linguaggio, oltre la letteralità, come labirinto di configurazioni rappresentative.

John Maybury
Maledicta Electronica, 1996, col., son., 55 min.
È un omaggio a Alan Turing, il criptografo inglese che ha inventato il concetto di “machine intelligence”. Strutturato in episodi, introdotti da frasi enigmatiche, il video monta immagini in super8 e Hi-8: un ipnotico viaggio nel mondo della performance, del sado-maso, del pop, del punk, dell’estetica omosessuale di John Maybury.

 

Valentina Valentini

Studiosa dei problemi dello spettacolo e delle interferenze fra teatro e nuovi media insegna presso il DAMS dell’Università della Calabria. Ha diretto dal 1986 al 1995 la Rassegna Internazionale del Video d’autore nell’ambito del Festival di Taormina e successivamente a Roma e a Milano, Visibilità Zero e Dirottamenti. Dirige una collana dedicata al “Teatro contemporaneo d’autore” di cui ha pubblicato finora: Franco Scaldati, Squat Theater, Compagnia della Fortezza, Peter Sellars, Eimuntas Nekrosius per Rubbettino Editore. Per quanto riguarda le ricerche su nuovi media, ha pubblicato saggi e curato volumi che analizzano autori, opere di arte elettronica e multimedia, di cui i più recenti, Bill Viola. Vedere con la mente e con il cuore, Video d’autore 1986-1995, Allo specchio, Dal Vivo, Studio Azzurro: percorsi fra video, cinema e teatro, Il Video a Venire, e altri.

scarica 2002-CS-Avvistamenti

Rai 3, TGR-Puglia (28 dicembre 2002)

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