Evgenij Chaldej, fotografo di guerra (2015)
Evgenij ChaldejFOTOGRAFO DI GUERRA In occasione del 70° anniversario della Liberazione Mostra fotografica a cura di Marina Rossi 30 aprile 2015 ore 10.00 Workshop e incontro con gli studenti alla presenza del regista Umberto Asti e della storica Marina Rossi ore 20.00 Inaugurazione della mostra fotografica ore 21.00 Proiezione del film La vittoria non ha le ali Regia: Umberto Asti Ricerche e consulenza storica: Marina Rossi Produzione: Officinema – Italia (2002) Durata: 50′ Tutti gli eventi sono gratuiti Orari di visita: 10.00 – 13.00 / 17.00 – 20.00 Tutti i giorni escluso il lunedì info: 340 2215793 – 340 6131760 – info@palazzotupputi.it www.palazzotupputi.it In occasione del 70° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, il Laboratorio Urbano di Palazzo Tupputi di Bisceglie propone una mostra fotografica che raccoglie i più significativi scatti di uno tra i più importanti fotoreporter di guerra, il russo Evgenj Chaldej. La mostra sarà inaugurata giovedì 30 aprile alle ore 20.00, alla presenza della curatrice, la storica Marina Rossi e del regista Umberto Asti, autore del documentario su Chaldej, intitolato La vittoria non ha le ali, che sarà proiettato alle ore 21, mentre alle ore 10 del 30 aprile gli stessi incontreranno studenti e docenti delle scuole biscegliesi per un seminario/workshop gratuito. Un percorso ricco di spunti tracciato dalla curatrice della mostra, la storica Marina Rossi, la quale ha conosciuto personalmente Evgenij Chaldej, il quale attraversò l’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale, fornendo un inedito spaccato sulla vita, le emozioni e i protagonisti di un’intera epoca e documentando momenti decisivi per la storia mondiale contemporanea: dalle strazianti scene di guerra in Romania, Bulgaria, Jugoslavia, Ungheria e Austria al momento esaltante della liberazione, dal Processo di Norimberga alla Conferenza di Potsdam. A differenza di molti altri suoi connazionali, Chaldej restò sempre fedele al regime stalinista, mantenendo, però, una certa indipendenza intellettuale. Dalle sue fotografie, e in particolare da quelle che ritraggono i volti tesi degli abitanti di Murmansk intenti ad ascoltare il comunicato radio che informa dell’entrata in guerra della Russia il 21 giugno del 1941, emergono nitide un’intensa umanità e un’insolita delicatezza. Il percorso espositivo ha inizio a Stalino (Donetsk), città natale di Chaldej, agli inizi degli anni ’30, quando il giovanissimo Chaldej si reca in Asia Centrale ed Ucraina per conto della TASS per documentare il mondo operaio ed i grandi trasvolatori artici della nascente aviazione sovietica (1932-1941). Il 22 giugno del 1941, a Mosca, Chaldej realizza la sua prima immagine di guerra ritraendo la folla attonita che apprende la notizia dello scoppio della guerra. I tragici eventi storici lo costringono a concentrarsi su nuovi soggetti, esempi di umanità travolti dalla terribile situazione, sono uomini e donne, civili e militari, che combattono contro la ferocia nazista. Con la sua macchina fotografica documenta l’evento bellico seguendo l’Armata Rossa attraversa tutta l’Europa Orientale, assiste alla liberazione di Belgrado, dove incontra il maresciallo Josip Broz Tito, di cui diventa amico e realizza una serie di ritratti. Prosegue verso Nord, attraversa la città di Vienna ormai al collasso, è la primavera del 1945, la capitolazione nazista è imminente e Chaldej, sempre al seguito dell’Armata Rossa, raggiunge Berlino. Qui realizza forse l’immagine più famosa e conosciuta dell’ingresso dell’esercito sovietico nella capitale tedesca: la famosa bandiera rossa che sventola sul Reichstag ridotto in macerie (maggio 1945). Nell’estate del 1946 si trova a Potsdam, a pochi chilometri dalla capitale tedesca, dove immortala i tre grandi vincitori del Secondo Conflitto Mondiale: Stalin, Truman e Churchill. L’Europa è devastata e nel cuore della Germania ormai ridotta in cenere, proprio nella città dove si erano celebrati nei primi anni ’30 i famosi Reichsparteitag del Partito Nazista, vengono processati i grandi gerarchi nazisti. Chaldej è inviato della TASS a Norimberga come fotogiornalista e segue da vicino le varie fasi del Processo. Qui fotografa i principali imputati tra cui Hermann Göring, Rudolf Hess, Albert Speer. La mostra sarà visibile al pubblico a partire dal 30 aprile, tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 10 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00, presso la sede del Laboratorio Urbano di Palazzo Tupputi (al 2° piano) a Bisceglie. Tutti gli eventi in programma sono a ingresso gratuito. Foto Cineclub Canudo |