Il Museo Castromediano diventa centro vaccinale (2021)
A partire da sabato 10 aprile 2021, al Museo Castromediano di Lecce sarà possibile vaccinarsi contro il Covid-19 e, al tempo stesso, visitare la mostra “Paolo Gioli: Antologica/Analogica”. Anche in Italia i musei e i luoghi della cultura, pesantemente colpiti dalla pandemia mondiale con prolungati periodi di chiusura, si mettono al servizio della scienza, diventando hub per le vaccinazioni di massa contro il Covid-19. Il Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, tra i primi ad aderire alla campagna di vaccinazione – insieme al Castello di Rivoli, al Museo della scienza e tecnologia di Milano, al Museo e Real Bosco Capodimonte e al Museo Madre di Napoli -, in linea con la delibera della Giunta Regionale dedicata al piano strategico di Vaccinazione e grazie all’impegno dell’assessorato alla Cultura della Regione Puglia e della ASL di Lecce, otto postazioni accoglieranno ogni giorno circa 2.500 cittadini, che potranno vaccinarsi negli spazi museali, tra i reperti archeologici del museo e oltre cento opere dell’artista Paolo Gioli, quasi tutte polaroid, in alcuni casi trasferite su carta o seta serigrafica e alcuni film dell’artista. «L’idea di creare un hub vaccinale così ben organizzato all’interno del museo Castromediano credo sia carico di simboli, ma è anche un segnale dell’efficienza e della cooperazione tra tutti i settori della nostra società che stanno collaborando per un unico fine: quello di vaccinare e attraverso la vaccinazione lasciarci alle spalle questa brutta pandemia». Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco, intervenendo all’inaugurazione del centro vaccinale nel Museo Castromediano di Lecce. «La sanità come la cultura, la scuola, l’ambiente sono quei Beni comuni che la nostra Costituzione ci chiede di tutelare e valorizzare. I musei, con le loro opere e la missione a cui sono chiamati, sono l’espressione più alta dello spirito di un popolo, di cui interpretano il desiderio di conoscenza e di progresso. Abbiamo quindi accolto la richiesta del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Lecce, Rodolfo Rollo, di organizzare negli spazi del museo un centro per il vaccino. Lo facciamo restando un luogo di cultura; mettendoci accanto agli operatori sanitari, al servizio di un’impresa di salute pubblica, di una speranza per l’umanità, alla quale la bellezza può contribuire a dare forma». Lo afferma Massimo Bray, assessore alla Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali e del Turismo della Regione Puglia. «Una siffatta operazione, contribuirà in modo assai significativo e, per certi versi, simbolico, a promuovere l’alto valore sociale della Cultura e del patrimonio culturale e, nel contempo, a favorire la fruizione e la riappropriazione di tale patrimonio da parte dei cittadini, nel pieno spirito della Costituzione», sostiene Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio, che ha favorito, insieme al Direttore Generale della Asl, questa scelta. La mostra dedicata a Gioli rientra nell’ambito del progetto espositivo “Paolo Gioli: Antologica/Analogica”, realizzato da Cineclub Canudo grazie al sostegno dell’Italian Council (VIII edizione, 2020), programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo, della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Regione Puglia, del Polo biblio-museale di Lecce, del Teatro Pubblico Pugliese, di Apulia Film Commission e di Fondazione Puglia. Il progetto, a cura di Bruno Di Marino, con la collaborazione di Rosario Scarpato e la direzione organizzativa di Antonio Musci e Daniela Di Niso, si compone di due esposizioni in Italia e una in Cina, al Three Shadows Photography Art Center di Beijing, dal 26 giugno al 29 agosto 2021, nonché di una serie di altri eventi, tutti incentrati sull’opera filmica e fotografica di Gioli. Le opere esposte provengono da un fondo che fa capo a Paolo Vampa, suo principale collezionista. Pittore, fotografo e cineasta, Paolo Gioli (Rovigo, 1942) è uno degli artisti italiani più significativi degli ultimi decenni, soprattutto per la sua capacità di sperimentare in più campi, anche attraverso l’innovazione e la rielaborazione di dispositivi. Le copie in pellicola di alcuni suoi film e le sue opere pittoriche e fotografiche sono presenti nelle collezioni di musei internazionali, tra cui l’Art Institute of Chicago, il Museum of Modern Art di New York, il Centre Georges Pompidou e il MEP (Musée Européen de la Photographie) di Parigi, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e L’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. Sia le fotografie che i film di Gioli coprono un arco temporale di oltre 50 anni, dalla fine degli anni ’60 a oggi, documentando la ricchezza di una produzione multiforme che, pur nella grande varietà, mantiene una propria coerenza stilistica. La sua estetica foto-filmica si ricollega alle origini dei due medium, ovvero a quella miriade di sperimentazioni avvenute nel XIX secolo, quando la fotografia era ancora in via di sviluppo e il cinematografo doveva essere ancora inventato. Una fase limbica, dunque, in bilico tra immagine fissa e in movimento, che l’artista riesce da sempre a far dialogare con risultati fertili e stimolanti. Ed è proprio per sottolineare questa natura fortemente artigianale, da archeologo dei media, che si è deciso di inserire l’aggettivo “analogico” nel titolo della mostra. In ottemperanza alle disposizioni Covid-19 si accede muniti di mascherina e mantenendo la distanza di sicurezza.
Museo Castromediano Tel. 0832 373 572 museocastromediano.lecce@regione.puglia.it
Cineclub Canudo Tel. 340 2215793 info@cineclubcanudo.it www.avvistamenti.it scarica il CS – Castromediano diventa centro vaccinale Rai 3 – TGR-Puglia (12-13 aprile 2021) |