Incontri ravvicinati con l’autore: Nico Cirasola (2002)

Incontri ravvicinati con l’autore

Il Cineclub Canudo intende sperimentare una serie di incontri/dibattito con gli autori dei film proposti nel ciclo del mercoledì, “Tema”. Gli “Incontri ravvicinati con l’autore”, questo è il titolo della rassegna, prevedono la proiezione di tre opere prime, cui presenzieranno i rispettivi registi. Il primo di questi incontri sarà, mercoledì 13 marzo, con il regista Nico Cirasola, che introdurrà la proiezione di “Odore di pioggia” (1989), il suo film d’esordio. Seguiranno, mercoledì 20, Marco Bechis (regista di “Garage Olimpo”, “Figli”), che presenzierà alla proiezione di “Alambrado” (1991), ed infine, mercoledì 27, ci sarà Edoardo Winspeare, di cui si potrà vedere “Pizzicata” (1995).
L’intento di questa iniziativa è favorire l’interazione tra spettatore e regista, per una comprensione del film profonda e “duratura”, cosa che ci sembra auspicabile, data la velocità con cui i film vengono “consumati” e quasi immediatamente rimossi. Tutto ciò rientra tra gli obiettivi del Cineclub Canudo, che opera per la promozione e la diffusione della cultura cinematografica nel nostro territorio.

Il cineclub “R. Canudo” si trova a Bisceglie in Via Ruvo 128 (Palazzetto dello Sport), in prossimità dell’uscita Bisceglie – Ruvo della SS. 16 bis.
Info: 340.2215793 / 340.6131760; cineclubcanudo@libero.it
Mercoledì 13 marzo, ore 21.00

Odore di pioggia

Anno: 1989
Nazione: Italia 
Durata: 94 min.

Regia: Nico Cirasola

Interpreti: Totò Onnis, Agnete Vossgard, Frank Lino, Claudia Griesmayer, Renzo Arbore, Nico Cirasola

Trama:
Peripezie di Totò detto “L’acchiappamosche”, giovane pugliese che passa le sue giornate scrivendo poesie e canzoni, andando in giro su una vecchia Guzzi 500 e facendo la corte alla moglie insoddisfatta di un ufficiale americano della NATO. Lungometraggio d’esordio del film-maker pugliese Cirasola (1951), scritto con il conterraneo Tommaso Di Ciaula, è una storia-non storia popolata di figure e figurine sullo sfondo di un Sud mitico, “un finto naif … tra antropologia e fiction, con un miscuglio di dialetti, temi, maschere … dal nonsense anglo-americano all’on the road di marca wendersiana” (Elio Girlanda). “Divertente Arbore nei panni di un barbiere che rade a ritmo di blues” (Paolo Mereghetti)