Il cinema di Elio Petri (2007)

INDAGINE SU UN CINEASTA AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

IL CINEMA DI ELIO PETRI

film in programma a luglio 2007, ogni lunedì, ore 21.00

Centro Giovanile Cappuccini (via M. Terlizzi, Bisceglie)

02/07 A CIASCUNO IL SUO (1966)

09/07 INDAGINE SU UN CITTADINO… (1970)

16/07 LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO (1971)

23/07 TODO MODO (1976)

Tesseramento cineclubcanudo: euro 10,00 (ingresso riservato ai soci)

info: 340.2215793 / 340.6131760 / info@cineclubcanudo.it

web: www.cineclubcanudo.it

 

Proseguono gli appuntamenti del Cineclub Canudo con una rassegna, curata da Antonio Musci e Daniela Di Niso, dedicata ad Elio Petri ed intitolata “Indagine su un cineasta al di sopra di ogni sospetto”.
Le proiezioni si terranno a luglio, ogni lunedì alle ore 21.00, presso la sala proiezioni del Centro Giovanile Cappuccini (sito in via M. Terlizzi, nei pressi della Chiesa dei Cappuccini) a Bisceglie.
In programma quattro film – il 02/07 “A ciascuno il suo” (1966), l’09/07 “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” (1970), il 16/07 “La classe operaia va in paradiso” (1970) ed il 23/07 “Todo modo” (1976) – con protagonista Gian Maria Volonté, cui questa rassegna vuole rendere omaggio, in attesa di una futura retrospettiva completa sull’attore, che il Cineclub Canudo ha in cantiere per i prossimi mesi.
La scelta di Petri, l’autore scomodo di capolavori del cinema politico degli anni 60 e 70, tra cui il più celebre Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, vincitore del premio Oscar come miglior film straniero (curiosamente, nel novero dei cineasti italiani che possono vantare tale riconoscimento, troppo spesso ci si dimentica di Petri) non è affatto casuale. Da lungo tempo e da più parti ci viene rivolto l’invito a trovare un compromesso per poter andare incontro ad un pubblico svogliato e distratto, affinché si eserciti maggiormente un ruolo divulgativo, che per la verità non ci ha mai interessati. Dal nostro punto di vista, oltre che inutile ciò è estremamente dannoso. A tal proposito, rivedere questi quattro film di Petri è un modo per non cedere all’assuefazione e alla dilagante indolenza dell’anestetico cinema italiota del nuovo millennio, significa riscoprire un cinema di impegno civile e politico, che ha il coraggio di denunciare l’ipocrisia del potere in tutte le sue forme, ma soprattutto un modo di fare cinema che dopo oltre trenta anni ci sembra ancora molto innovativo.
In conclusione mi permetto di raccontare un aneddoto curioso, che in qualche modo ci riguarda. La nostra città, Bisceglie, è una delle pochissime in Italia, a vantare una via intitolata a Elio Petri (si accettano smentite da altre città). Per la verità nella stessa zona ce ne sono altre intitolate a Rossellini, De Sica, Pasolini, Fellini, Germi, ecc., ma colpisce che ce ne sia una intitolata proprio a Petri. Credo sia un caso più che raro in Italia e che fa onore alla nostra città.

Le rassegne del Cineclub Canudo proseguiranno dopo l’estate ogni lunedì alle 21.00, presso il Centro Giovanile Cappuccini con altre interessanti proposte, tra cui a settembre “Quattro notti di un sognatore”, dedicata a Robert Bresson e infine “Under the influence”, dedicata a John Cassavetes.

Indagine su un cineasta al di sopra di ogni sospetto