Workshop con Michele Placido (2015)

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COMUNE DI BISCEGLIE

TEATRO PUBBLICO PUGLIESE

SISTEMA GARIBALDI

LABORATORIO URBANO PALAZZO TUPPUTI 

in collaborazione con

CINECLUB CANUDO – LINEA D’ONDA

 

VIA CARDINALE DELL’OLIO

corrispondenze da una città sul mare

un cantiere cinematografico diretto da

MICHELE PLACIDO

11 – 21 febbraio 2015 – Palazzo Tupputi (via Cardinale Dell’Olio, 30)

 

Effetti collaterali

Spesso sotto la dizione effetti collaterali si annoverano conseguenze negative che un’azione, un farmaco o qualunque cosa possa generare intorno. Il Garibaldi ha adottato nel suo programma questa stessa dizione per ribaltarne il senso: perseguendo cioè, attraverso una logica di sistema, la possibilità che ogni iniziativa debba badare ai suoi effetti collaterali, ambendo a generare una catena, quanto più lunga, di conseguenze positive. Per questa ragione, accogliendo un invito del Comune di Bisceglie, ci è sembrata preziosa la possibilità di collaborare col maestro Michele Placido, sia nel sostegno organizzativo del suo film, La scelta, che nell’attivazione di questo cantiere cinematografico. Per questa ragione ci è sembrato ovvio ricorrere alla collaborazione competente del neonato Laboratorio Urbano Palazzo Tupputi.

È valsa la pena superare il rischio di un fraintendimento. Questo laboratorio, che certamente ha avuto ricadute formative per chi vi ha preso parte, non è uno stage ma un piccolo cantiere di lavoro. Fuori dai contorni narrativi di un film, esso è destinato a lasciare una traccia concreta del rapporto fra un regista, Michele Placido e la città che lo ha ospitato: Bisceglie.

Il suo esito è frutto dell’incontro con professionalità che agiscono su questo territorio e in particolare con gli operatori del Laboratorio Urbano e con le persone coinvolte in questa esperienza, sia davanti che dietro la macchina da presa.

Nasce da una ricognizione di alcune figure che Placido ha riconosciuto come segni di un carattere cittadino, svincolato da riferimenti filologici, folclorici o istituzionali: caratteri, non maschere, cercando di offrire una visione in chiaroscuro, più che un’immagine da cartolina della città. Con la parzialità dovuta a una conoscenza limitata, ma la spontaneità che proprio questa limitatezza comporta e lo sguardo sensibile di un artista, questo cantiere impagina le tracce di un incontro: è uno dei suoi effetti collaterali.

Il cantiere cinematografico si è svolto presso il Palazzo Tupputi di Bisceglie dall’11 al 21 febbraio e si conclude a marzo con il completamento delle riprese ed il montaggio di un cortometraggio ideato e realizzato dai numerosi partecipanti, con la supervisione del maestro Michele Placido. Si è partiti dall’elaborazione di un soggetto, valutando le diverse proposte formulate dai partecipanti nel corso del primo incontro e sviluppandone una che offrisse particolari suggestioni e spunti per un dibattito all’interno del quale sono state inoltre gettate le basi per uno story-board, seguito dall’elaborazione di un piano di lavoro per le riprese. Il laboratorio si è caratterizzato inoltre per il ricorso all’esperienza diretta, attraverso cui i partecipanti hanno appreso concretamente i rudimenti del linguaggio cinematografico e hanno sperimentato le tecniche di recitazione e di produzione di un cortometraggio. Tutto il percorso è stato caratterizzato da momenti di coordinamento tra gli operatori, i partecipanti ed il maestro, per concordare strategie didattiche e modalità operative, ad esempio nella fase di preparazione del set e di affidamento dei ruoli di troupe, per il conseguimento degli obiettivi prefissati.

L’intera esperienza è stata valutata molto positivamente dai giovani partecipanti, che si sono resi protagonisti attivi nell’elaborazione di un soggetto originale, manifestando la piena capacità di gestire l’intero processo creativo di scrittura e produzione del cortometraggio, il che testimonia il successo della metodologia didattica adottata. I giovani coinvolti hanno dimostrato di nutrire un reale interesse per l’arte cinematografica, il che incoraggia a proseguire in questa direzione, non potendo ormai prescindere dalla centralità dell’audiovisivo nel mondo contemporaneo.

Piano di lavoro

11 febbraio ore 11.00 – 17.00: incontro preliminare

Conoscenza dei partecipanti, dibattito e condivisione degli obiettivi del cantiere cinematografico, attraverso la modalità dell’intervista filmata: brainstorming e prima elaborazione di un soggetto con conseguente piano di lavoro, formulazione elenco contatti, calendario delle riprese e sopralluoghi presso alcune location individuate.

15 febbraio ore 11.00 – 17.00: 1° giorno di riprese (Palazzo Tupputi)

Dopo la fase di pre-produzione e poi di affidamento dei ruoli di troupe, di preparazione e allestimento tecnico del set, si è passati alla fase delle riprese, coordinate dal regista Michele Placido, coadiuvato dagli organizzatori e dagli operatori che hanno ricoperto ruoli tecnici fondamentali, quali ad esempio l’operatore di ripresa e direttore della fotografia, il fonico di presa diretta, il microfonista, la segretaria di edizione, l’addetto ai ciak, fotografi di scena, operatori del backstage, assistenti operatori, aiuto regia, ecc.

17 febbraio ore 11.00 – 17.00: 2° giorno di riprese (Palazzo Tupputi)

Si prosegue nella realizzazione delle riprese come programmate nel piano di lavoro, contattando artigiani, professionisti e semplici passanti prossimi al luogo del set, ovvero Palazzo Tupputi e la via Cardinale Dell’Olio. Si raccolgono testimonianze filmate, ponendo semplici domande agli intervistati o lasciando che le persone riprese compiano semplici gesti della propria quotidianità, a cui si attribuisce un nuovo senso, attraverso la ricollocazione in un contesto extraquotidiano, quale quello rappresentato dalle splendide stanze del Palazzo Tupputi.

21 febbraio ore 11.00 – 17.00: 3° giorno di riprese (Palazzo Tupputi)

L’ultima fase delle riprese consiste nella tessitura di una trama impossibile, di un filo rosso tra le diverse suggestioni offerte allo sguardo dello spettatore: una scelta ben precisa, quella di percorrere un itinerario analogico, più che logico-narrativo, utilizzando immagini fortemente simboliche e provando a comporre al montaggio una sinfonia poetica di suoni e visioni.

21 febbraio ore 17.00: conferenza stampa (Palazzo Tupputi)

Il regista Michele Placido, il Direttore del Teatro Garibaldi, Carlo Bruni e il Direttore del Laboratorio Urbano di Palazzo Tupputi, Antonio Musci, espongono al pubblico e alla stampa i risultati del laboratorio.

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Foto di Fonte Silvia Meo

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